Il NAIFUNKLUBer Andrea HTJ, da appassionato conoscitore e critico musicale, porta in giro per l'Italia il nome di NAIF e ci racconta la sua ultima avventura... grazie Andrea!
Dicono di lei
La formula di X Factor non premia necessariamente i talenti. Decine e decine di band valide non hanno occasione di esibirsi di fronte ad un pubblico sulla carta potenzialmente sconfinato come quello televisivo (potremmo disquisire in altra sede se trattasi di un bene o un male o, nella migliore delle ipotesi, limitarci ad elencare i pro e i contro) in base alla regola che permette di concorrere solamente agli interpreti e ai "gruppi"vocali.
Sembra si voglia così facendo dar più spazio, se non addirittura premiare, il cosiddetto "bel canto" nonostante il format sia d'Oltremanica e non provenga dagli studi Rai e/o Mediaset, o, peggio ancora, puntare sul personaggio, scarso, ma appetibile per un pubblico dozzinale in qualche caso, dotato, ma ancora troppo acerbo in altri.
Con questa premessa è normale che sia qui in Italia che nelle varie versioni sparse in giro per il mondo Artisti già stilisticamente formati e con una precisa identità come The Bishops, The Ariya Astrobeat Arkestra... (U.K.), Cosmetic, Nobraino, Alessandro Grazian... (Italia), Beautiful Small Machines, Chelsea Wolfe... (U.S.A.) e molti altri non potranno o comunque non hanno potuto avere l'opportunità di mettere in riga e spazzar via fenomeni da baraccone e finti idoli plastificati da classifica.
Pazienza. Ce ne siamo fatti una ragione da subito e abbiamo avuto come sempre l'occasione di muoverci col passaparola o con segnalazioni mirate che ancora oggi sono il mezzo più sicuro per far guadagnare ai musicisti meritevoli pubblico, rispetto e una carriera solida. Nel novero degli Artisti lontani non necessariamente per propria scelta e volontà, ma per scarsa lungimiranza degli organi "competenti" possiamo certamente inserire le nostra Naif. Eppure anche concorrenti di talent show nazional popolari sanno chi sia e soprattutto ne apprezzano la versatilità e bravura.
Girando su e giù per l'Italia siamo capitati in Piazza delle Erbe a Mantova la sera del 31 dicembre per il concerto del mai banale Enrico Ruggeri, già giudice per l'ultima stagione del talent show di Rai2, che a metà del suo live concede giustamente spazio a una coppia di ragazzi valdostani da lui selezionati per concorrere a X Factor e successivamente eliminati nelle semifinali, a un passo dalla puntata conclusiva.
Se è vero come è vero che l'importante in molti casi non è necessariamente vincere, ma partecipare i Kymera sono comunque riusciti a raggiungere la mèta più agognata: presentare a tutti il proprio brano inedito Atlantide.
Scritto dallo stesso rocker in collaborazione con il fido Fabrizio Palermo, il pezzo è suonato in studio dalla band di Ruggeri al completo, con quest'ultimo addirittura al sintetizzatore. Ascolto la loro versione live e obiettivamente Schiavone, Palermo, Orsi, lo stesso Ruggeri (alla chitarra) e le due Custodie Cautelari Zanetti e Luppi danno un tocco in più ad un brano potenzialmente di buon impatto, nobilitato comunque dalle voci di Simone e Davide che ben si compenetrano tra loro e calzano a pennello con la melodia.
Anche l'intro concessa loro del classico Polvere è ok e il concerto del Rouge poi è stato un successo; eppure immediato il pensiero corre anche questa sera a Naif: vuoi che i due valdostani non la conoscano?
Mi riprometto che se un domani dovessi parlarci insieme glielo chiederò.
Abbastanza sorprendentemente, a fine live, li incontriamo entrambi e al lungo crinito Simone domandiamo se conosce Christine e che ne pensa. Molto brava è la prima risposta; non l'abbiamo seguita particolarmente perché comunque facciamo cose differenti, ma è davvero molto brava. Il problema è che poi in Valle D'Aosta non ci sono gli spazi per far qualcosa di originale, ma addirittura per suonare per cui è sempre difficile aver l'occasione per esprimersi. Però sì, la conosciamo visto che comunque la nostra regione è pure molto piccola. in sintesi questo il commento di Simone poi raggiunto da Davide.
Non che avessimo bisogno di ulteriori conferme sulla bontà di Naif, ma è pur sempre bello e piacevole anche e soprattutto a distanza di chilometri, in mezzo a persone che probabilmente ne ignorano l'esistenza, aver modo di scambiar due parole con un paio di suoi corregionali impreparati ad aspettarsi domande su di lei (a tutta prima infatti Simone, un pò frastornato dai complimenti precedentemente ricevuti dalla gente, se ne era uscito con un comprensibilissimo "come???", abbastanza stupito), ma che subito si siano uniti al coro di quanti ne supportano e ne perorano da anni la causa.
BUON ANNO!
Andrea Barbaglia - HTJ.
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