martedì 2 dicembre 2008

Acusticamente parlando...

...sono piccole cose che capitano e che il carismatico talento di NAIF rende indimenticabili!

Qualche giorno fa, noi del NAIFUNKLUB abbiamo giocato con i testi di alcuni brani di NAIF per raccontare la fremente attesa della performance acustica alla Locanda del Panigaccio ( 19 novembre 2008 ); in questo "gioco" di parole "ansiose" abbiamo perso un po' l'atmosfera del concerto, ma, per fortuna, c'è chi ce la ricorda ...

Ecco...

"Naif... un nome che evoca già qualcosa fuori dal comune, stravagante, strano che affascina da subito. Quando ho saputo che avrei avuto l'occasione di sentirli live in un locale, intimo, raffinato e nel contempo amichevolmente caldo, non ho esitato un attimo ma ciò a cui ho assistito è stato al di là di ogni personale aspettativa. Entrando nella sala dove si cenava mi sono subito balzati all'occhio tre personaggi particolari che, anche nei momenti comuni di vita quotidiana o extra concerto, "suonano" in armonia e ciò è evidente anche per un occhio poco attento. Ho avuto la fortuna di potermi sedere al loro tavolo, accompagnarli alla fine delle portate (quanto mangiano!! vero Neda!), conoscerli e scherzarci insieme. Già perché Christine (NdT: NAIF), Momo e Neda sono così: simpatici, estroversi, divertenti e di un'umiltà che ha tutto il suo perché e li rende il prototipo del gruppo musicale che fa musica perché ce l'ha dentro, perché è un bisogno di esprimersi, perché è vita.
Hanno accolto me e Francesco al loro tavolo nel modo più naturale ed entusiasta possibile, ci hanno raccontato aneddoti, ci hanno comunicato che dopo il concerto sarebbero partiti con il Furgò (ci avrebbero dormito sopra imbacuccati in tute da sci ed elementi di fortuna) alla volta del "The Place", a Roma, dove l'indomani sarebbero stati filmati in questo locale dove si sono esibiti "solo" dei "piccoli" talenti nazionali o internazionali come Michael Bublé, Pino Daniele, Vinicio Capossela, Gianmaria Testa, Petra Magoni e Ferruccio Spinetti (Musica Nuda), Niccolò Fabi, per citarne alcuni. I grandi nomi e... Naif.
Quando personalmente ho fatto questa associazione, la mia mente e le mie orecchie hanno sentito la necessità di sentirli suonare, di ricevere la loro arte, di farsi coinvolgere nel mondo degli "astronauti", dei luoghi "isterico psichiatrici", nel tempo della musica e dei testi che ti arrivano subito al cuore.
Un concerto di Naif non è solo ottima musica, ma uno spettacolo in piena regola, un turbinio di coinvolgimenti emotivi, una bomba di simpatia e di interazione con il pubblico che senza far nulla, senza sforzo, si sente immediatamente partecipe di una serata che non vorrebbe vedere arrivare alla fine.
Non so personalmente quanto sia durato il concerto, perché il tempo con i Naif diventa un dettaglio, una questione marginale. Ciò che interessa è che quelle melodie continuino e continuino, ancora e ancora..
Tutto inizia con "Dimmi che avrai cura di me" un passaggio del quale è "non ho soldi sufficienti per comprare un faro che mi illumini".. Naif ed i suoi as-tronauti, il faro, ce l'hanno dentro e hanno illuminato il locale. Ci sono tanti musicisti che a fatica si dimenano, cercano di trovarsi un posto nel panorama discografico italiano e vengono limitati da logiche che nulla hanno a che vedere con la qualità ma con il lato economico. Sentire artisti del calibro di Naif che affermano di avere idee, progetti già pronti, custoditi in un cassetto, e solo sperare di avere la possibilità di "regalarli" al pubblico ma non avere nessuna certezza che qualcuno si accorga definitivamente di loro, è il paradosso della musica, di quella buona, di quella che merita. Testi e melodie propri che denotano una particolare sensibilità, creatività, innovazione non possono rimanere chiusi in un cassetto perché a perderci è il pubblico, il solo che può decretare se un artista vale o no e sfido chiunque ad affermare che Naif non abbia tutti i requisiti.
La serata continua a procedere... la voce di Christine e i cori e le musiche di Momo e Neda scandiscono il tempo. Si arriva alla "Bonne Nuit", troppo presto e troppo velocemente per i gusti di tutti. Si richiede un bis, ce lo concedono, ma non ci si rende conto che è già finito, si, perché il tempo è volato...
Il pubblico vorrebbe "Perlina", con il suo ritornello "Non dirmi che la vita è un gioco inutile, ti dona per poi togliere, sapore amaro e lacrime, finisce in solitudine.. o no!" ma non c'è più spazio: i Naif devono concludere, devono reimbarcare i loro strumenti sul Furgò e partire per Roma. Noi non ci arrendiamo e io sono uno fra quelli: acquistiamo il promo per pochi euro (troppo pochi in rapporto al valore, alla bellezza della musica) per portarci a casa i Naif, per continuare a chiedere bis immaginari quando loro saranno lontani ad illuminare altri locali, altri luoghi, altre persone.
Grandi ragazzi! E se le cose per una volta vanno come devono andare..."voglio tutto ciò che voglio perché voglio da insaziabile": osate pure perché ne avete diritto.
Naif, tre persone, un gruppo, un gran concerto acustico, una fortissima energia ed emozionalità.
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Fabio Calliera @ myspace: www.myspace.com/ilfabio
Franceso maltese @ (www.acusticamenteparlando.it


Photos by Mark/FotoMan & Federico "Panigaccio" Sica.

1 commento:

Anonimo ha detto...

SEMPLICEMENTE FANTASTICI! putroppo ho perso il live al Panigaccio e spero vivamente tornino dalle parti del canavese!