mercoledì 14 luglio 2010

Pezzi di me ricomposti da NAIF

[ variopinto puzzle da 14 pezzi all'Open Jazz Festival di Pavone Canavese - 4.luglio.2010 ]

AVVERTENZA: a differenza di altre volte, in questa il racconto che segue è molto molto personale; chiedo venia anticipatamente, ma ciò è causato dall'attraversamento di note e parole di Naif in un'anima che sta cercando di riprendere le forze e rimettere insieme i pezzi. Avvenimenti molto importanti, seppur nella loro 'banale' quotidianità, di questi ultimi mesi hanno messo a dura prova la stabilità di chi vi scrive e gli eventi di questo racconto potrebbero dare la giusta spinta per riprendere la giusta via. Qui dentro c'è molto egocentrismo NAIFUNKLUBbiano, ma soprattutto un variopinto puzzle di stati d'animo positivi.

La torrida estate canavesana avvolge il l'Open Jazz Festival di Pavone.

L'afa annebbia la vista e acuisce gli altri sensi. Un clima perfetto per il live di questa sera (zanzare a parte, ma eravamo stati tutti avvertiti).

Il sudore imperla la fronte ad ogni passo compiuto verso la piazza nella quale è stato posizionato il palco. Ohi Mamma mia che caldo che fa, it's hot with you and i!

Beh... a pensarci bene forse non è proprio il clima ideale, ma ci penserà NAIF a non farcene pensare.
Tutti questi pensieri dentro la testa vogliono uscire.
Travaso di emozioni verso cuore ed anima sotto il palco, ma andiamo con ordine.

I passi verso il palco sono condotti in compagnia di Andrea HTJ ed Elisabetta e si fermano sotto il palco proprio quando passa NAIF e la band (dall'altra parte della piazza) per prepararsi al concerto.
Per aumentare l'energia si presentano Marco 'Il Pazzo' e la sua gentil consorte Patty; abbiamo vissuto l'adolescenza insieme (e anche qualcosa di più), poi le nostre vite hanno preso strade differenti pur sapendo che gli sguardi si sarebbero un giorno reincrociati: sguardi ed abbracci. Sono felice che questo momento, 20 anni circa dopo, sia coinciso con un concerto di NAIF, perchè è il modo giusto di condividere emozioni; farlo attraverso la musica di chi 'canta le storie della nostra vita'.

Il palco s'illumina: s'annebbia il cervello (afa? nahhhh!) ed il cuore inizia a battere più forte.

Una carinissima ed emozionatissima presentarice appare sul palco per introdurre l'ultima serata in musica del Festival e poi lascia il posto a NAIF, sola.

E la band? NAIF spiega che il pezzo che canterà solo chitarra e voce è per una cara amica che si è unita in matrimonio da qualche giorno con il suo compagno, una amica alla quale la Nostra ha donato questa canzone: Goccia.

Brividi. Paola Turci è come se fosse sul palco con lei a sostenerne la voce.

Ecco. Ci si aspetta, ad un concerto, fans scatenati, ma dopo un ingresso del genere si è silenti ad ammirare ed a 'respirare lungo' su parole e note toccanti.

Per sciogliere il pubblico da quest'incantesimo ci vuole la band e la più spumeggiante NAIF.
Avremo entrambi, ma ... con ordine :)

Sale la band sul palco ed i brividi si trasformano in energia.

Io sono il mare, Oui Maman, No, Piove Col Sole (con arrangiamento rock) e Goodbye London scatenano il pubblico e provano quanto la dolcezza di NAIF diventi groove nei momenti più appropriati.

L'energia che entra dentro con Goodbye London mi ricorda che dovremo tutti chiedere a gran voce a NAIF di pubblicare ufficialmente questo pezzo, nato fra le montagne della Val d'Aosta ed esportano in studio a Minneapolis con Tommy Barbarella, Sonny T e Michael B (tutti ex New Power Generation di Prince).

Non faccio a tempo ad artitcolare questo pensiero che il pezzo s'allunga a jam, poi si trasforma in assolo per presentare la band: il basso di Lucas, la chitarra di Manouche e la batteria di Momo..... GROOOOOVE.

On the one..... il palco smette di vibrare.

Chi ha già assistito ad un live di NAIF sa benissimo che quando il palco smette di vibrare, questa sensazione si trasmette nell'anima del pubblico che prima era impegnata a tenere il tempo.

Cuori che vibrano con Just a Gigolo (medley con Ain't Got Nobody) e che sussultano con i tre pezzi successivi.

Pausa. I tre pezzi hanno bisogno di molta preparazione (il sottoscritto ha rischiato lo svenimento). :)

Il Cielo in una Stanza è una dedica a Lucas che si sposerà tra qualche giorno e che qui si esibisce con sapiente maestria in un assolo di basso che sostiene la voce di NAIF.
Sostiene? beh... l'intro di questo pezzo è ancora da brividi ed il proseguo tiene con il fiato sospeso fino allo scrosciante applauso finale.
Lo so, forse, sono un po' di parte, ma non credo di aver mai sentito dal vivo ad un concerto una performance del genere. Credo di aver ripreso a respirare solo alla fine del brano tanta era l'intensità.

Pensavo di non riuscire a riprendermi, ma mi sbagliavo.

Lucas scende dal palco (insieme a Momo) e la chitarra di Manouche sale in cattedra per accompagnare la voce di NAIF nei due pezzi seguenti: la versione di Mio Babbino Caro credo che avrebbe strappato applausi anche da Puccini visto quanto è riuscita a catturare l'attenzione del pubblico (che sembrava ritornato al silente incantesimo delle note iniziali di Goccia).

Ora quello che ci si aspetta o, meglio, quello che mi aspetto è la risalita della band al completo per Fare Rumore con qualche pezzo dell'album francese, invece NAIF chiede attenzione e la possibilità di fare ancora un pezzo acustico. Al SI del pubblico segue la dedica.

La dedica al sottoscritto.

In un'impeto di egocentrismo quasi stramazzo al suolo per l'emozione.

Poi mi ricordo che tutto quello che riesco a sostenere per NAIF è grazie a lei ed alla sua capacità artistica di suscitare emozioni. In un istante (lungo un'eternità) si ricompone un puzzle di sentimenti contrastanti che, soprattutto dal 2004, mi hanno portato qui: la mia famiglia (che stasera doveva essere con me e che mi sostiene sempre in tutto cio chè faccio) e le emozioni che l'accompagnano con la colonna sonora di NAIF: Perlina, Nel Silenzio Della Sera ... queste su tutte ... e ora ...

I tuoi sogni

Tu sai che ogni uomo ha la facoltà di scegliere
Imparerai da te che saper piangere
Senza versare lacrime non è mai semplice
Di fronte alle tue idee ci sono alberi
Con grandi rami e prati e strade verso oceani
Tu le percorrerai perchè sai scegliere
E a tratti ti abbandonerai....

...Ma I Tuoi Sogni

GRAZIE!

Ora possiamo fare rumore e potete battere forte sulla mia testa tanto non sento più nulla. :)

Faites Du Bruit e Amour Coupable i due pezzi francofoni con intercalare in italiano che ci ricordano la prolificità e la poliedricità di NAIF ... quest'ultima anche suffragata dal fatto che ora il basso è in mano sua (Lucas si prende il meritato riposo per prepararsi al suo personale evento: AUGURI!) e che NAIF ha suonato anche piano, chitarra, armonica ed 'uno strano strumento fatto a forma di ocarina smagrita del quale, nella mia parziale ignoranza, ignoravo l'esistenza' (il Kazoo :))

Il concerto prosegue con un brano presente in entrambi i cd (quello italiano '...E' Tempo di Raccolto' e quello francese 'Faites Du Bruit'), ma con versioni differenti: La Ballata del Povero Giuda Desolato. Nella versione francese c'è la chitarra di Marc Ribot che rendono lo splendido brano un'opera d'arte.

Ora l'afa non si sente più; la magia di NAIF ha sciolto pubblico ed estate insieme... Goccia dopo goccia, l'amore sgocciola.... inizia a piovere a catinelle e con Menestrello da Strapazzo la temerarietà del pubblico è messa a dura prova ... ma ... ma .... NAIF scende tra il pubblico e chiude il concerto tra baci ed abbracci.

Splendida. Magnifica. Una serata tale e quale ad una sorta di terapia di liberazione dallo stress...







Rimangono "solo" da riportare i 14 variopinti pezzi del puzzle:

1. Goccia (solo NAIF voice & guitar)
2. Io Sono il Mare
3. Oui Maman
4. No
5. Piove col Sole
6. GoodBye London (presentazione band)
7. Just a Gigolo/Ain't Got Nobody
8. Il Cielo in una Stanza (bass solo Lucas)
9. Mio Babbino Caro (solo voice & guitar (Manouche))
10. I Tuoi Sogni (solo voice & guitar (Manouche))
11. Faites Du Bruit
12. Amour Coupable
13. La Ballata del Povero Giuda Desolato
14. Menestrello da Strapazzo

2 commenti:

pattyga ha detto...

sei davvero un sagittario Andrea..... con le parole sai emozionare l'anima delle persone.... almeno quelle persone che ti conoscono da molti anni :-)
patty

Andrea G. ha detto...

Grazie Patty, sono commosso!